Capitolo 5  LE ORIGINI DELLA IONIA

Veniamo Adesso alla Storia di Jon: Jon, John, Jhon, Jan, sono tutti lo stesso nome, nonostante le varie pronunce, perchè ai marinai piace accorciare tutto per chiamare più facilmente. Il Jon - cioè "Dato" - era un re del mare, nato a Alberga, che navigò dal Flymeer con una flotta di 127 navi allestite per un lungo viaggio, e caricate con l'ambra, lo stagno, il rame, il panno, il lino, feltro, le pelli di lontra, le pelli di castoro e coniglio. Avrebbe portato anche la carta da quì, ma quando vide come Kalta aveva distrutto la cittadella si arrabbiò così tanto che andò via con la sua gente da Flyburgt, e per vendetta la mise a fuoco. Il suo ammiraglio ed alcuni della sua gente salvarono la lampada e le ancelle, ma non poterono prendere Sijred (o Kalta). Si era arrampicata sul parapetto più lontano, e pensarono che fosse rimasta uccisa nelle fiamme; ma che successe? Mentre tutta la sua gente stava in piedi immobilizzata dall'orrore, ella apparve sul suo destriero più bello che mai, dicendo loro, "A Kalta!" Poi le altre persone di Schelda si gettarono verso di lei. Quando i marinai videro ciò, gridarono, "Siamo per Minerva!" e da quì scaturì una guerra nella quale migliaia di persone furono uccise. A quel tempo Rosamond la Madre, che aveva fatto tutto ciò che era in suo potere con mezzi gentili per conservare la pace, quando vide che era inutile, non perse più tempo. Inviò immediatamente dei messaggeri in ogni parte di tutti i distretti per chiamare alla leva generale, che riunì insieme tutti i difensori del paese. Gli uomini di terra che combattevano furono tutti presi, ma Jon con i suoi marinai trovò rifugio a bordo della sua flotta, portando con se le due lampade, come pure Minerva e le ancelle di entrambe le cittadelle. Helprik, il capo lo convocò a comparire; ma mentre tutti i soldati erano sull'altro lato dello Scheldt, Jon navigò indietro al Flymeer, e poi diritto alle nostre isole. I suoi guerrieri e molti della nostra gente portarono donne e bambini a bordo, e quando Jon capì che lui e la sua gente sarebbero stati puniti per i loro misfatti, approntò segretamente la sua partenza. Fece bene, tutti gli isolani e le genti di Scheldt che avevano combattuto furono trasportate in Gran Bretagna. Questo passo fu un errore, perché dette inizio alla fine. Kalta, disse alla gente, che poteva andare facilmente sull'acqua come sulla terra, di raggiungere il continente e Missellia. Vennero poi i Galli dal Mare Mediterraneo con le loro navi a Cadice, e lungo tutte le coste, e calarono sulla Gran Bretagna; ma lì non poterono avere rapporti amichevoli, perché il governo era potente e gli esiliati erano tuttavia dei Frisoni. Allora intervenne Kalta che disse: "Voi siete nati liberi, e per piccole offese siete stati inviati lontano, non per un vostro miglioramento personale, ma usati come manodopera per estrarre lo stagno. Se desiderate essere nuovamente liberi, accettare il mio consiglio, e vivere sotto la mia assistenza, venite via. Vi fornirò di armi, e veglierò su di voi." Le notizie volarono attraverso la terra come il fulmine, e prima che il trasporto su ruota avesse fatto la sua  rivoluzione lei era la padrona di tutti i Thyriesi, e di tutti gli altri stati meridionali fino a Seine. Si costruì la cittadella sugli altopiani del nord, e la chiamò Kaltasburgh. Esiste tuttavia sotto il nome di Kerenak. Da questo castello governò come una vera madre, contro la loro volontà, non per i suoi discepoli, ma sopra loro, che furono chiamati da allora Celti. I Galli ottennero gradualmente il dominio sopra l'intera Gran Bretagna, in parte perché loro non tenevano a lungo nessuna cittadella; secondariamente, perché non avevano lì nessuna madre del borgo; ed in terzo luogo, perché non avevano le lampade reali. Da tutte queste cause le genti non impararono niente. Erano stupidi e sciocchi, ed avendo consentito che i Galli li derubassero delle loro armi, furono condotti come un toro con l’anello al naso. Adesso Scriveremo cosa è successo a Jon. È Iscritto a Texland:Dieci anni dopo che Jon era andato via, arrivarono lì nel Flymeer tre navi; le persone gridavano "Huzza!" (Che benedizione!) ed è dai loro resoconti che la Madre scrisse questo. Quando Jon raggiunse il Mare Mediterraneo, le notizie diffuse dai Galli l'avevano preceduto, tanto che vicino alle coste Italiane non era sicuro da nessuna parte. Quindi andò con la sua flotta direttamente in Libia. Lì i neri volevano catturarli e mangiarli. Alla fine arrivarono a Tiro, ma Minerva disse, "Sia chiaro, che quì l'aria è stata a lungo avvelenata dai sacerdoti." Il re era discendente di Teunis, come fummo successivamente informati; ma siccome i sacerdoti desideravano avere un re, che, secondo le loro idee, fosse di lunga discendenza,  divinizzarono Teunis, con l'irritazione dei suoi seguaci. Dopo che erano passati da Tiro, i Thyriesi catturarono una delle ultime navi, perchè era rimasta troppo indietro, non potemmo aiutarla; così Jon giurò di vendicarsi per questo fatto. Quando venne la notte, Jon virò la sua rotta verso la distante Creta. Alla fine arrivarono in un paese che sembrava molto arido, ma trovarono lì un porto. Quì, disse Minerva, non abbiamo bisogno di aver paura di principi o dei sacerdoti, perché loro guardano a terre ricche e grasse. Quando entrarono nel porto, non c’era posto per tutte le navi, tuttavia la maggior parte delle persone erano troppo vigliacche per andare più lontano. Jon, che desiderava andare via, andò col suo giavellotto e con lo stendardo, e chiamò i giovani, per sapere chi si offriva volontario per condividere le sue avventure. Minerva fece la stessa cosa, ma desiderava rimanere lì. La parte più grande si fermò con Minerva, ma i giovani marinai andarono con Jon. Jon portò la lampada di Kalta e le sue ancelle con lui. Minerva rimase con la sua lampada e le sue ancelle. Tra le vicine e le distanti coste dell’ Italia, Jon trovò alcune isole, che ritenne giuste. Sulla più grande tra le montagne costruì una città di legno. Dalle isole più piccole fece delle spedizioni per vendicarsi sui Thyriesi, e saccheggiò le loro navi e le loro terre. Quindi queste isole furono chiamate Insulae Piratarum, (Isole dei Pirati)come pure Johannis Insulae