SONO LI' A  MUTA  TESTIMONIANZA DI UN TEMPO PASSATO DI ETA' INDECIFRABILE..

 

 

 

 

L' ARTICOLO

Nuove scoperte archeologiche a Campana.


Volete fare un viaggio nel passato remoto della nostra storia in piena preistoria, volete vedere un elefante di roccia alto sei metri? Volete ammirare un ciclope di roccia alto 7 metri fino al ginocchio? Volete vedere una grossa balena di 60 metri sagomata sulla  cima di una montagna come le teste dei presidenti americani sul monte Rushmore? Oppure scovare nell' erba un gigantesco rettile di roccia lungo dieci metri? Non dovete andare in  Africa od in America latina, o in Tibet, basta addentrarsi nelle foresta della Sila Greca, e recarvi a  Campana in provincia di Cosenza per vedere tutte queste cose ed altre ancora...


Dopo  la segnalazione fatta qualche tempo fa  delle  mastodontiche  pietre dell' Incavallicata  attraverso i mass-media mi sono detto: se sono così antiche come io credo  e  attribuibili ad una civiltà antica della Calabria  precedente alla venuta dei Greci allora di sculture di roccia ne deve esistere una serie, non soltanto due...Detto fatto, dopo un anno e più di perlustrazioni nei più nascosti angoli del territorio di Campana ( e non solo), con una team di appassionati composto da  Gino Sapia, Peppe De Rose e Franco Affatato sono venuti fuori altri due reperti interessanti.Vicino all' Incavallicata, a circa 500 metri di distanza dalla roccia dell'Elefante, in località Pietra Pertosa   abbiamo trovato una scultura  di roccia calcarea scolpita con lo stesso metodo rappresentante un grosso rettile senza zampe, una sorta di enorme serpente di viso in diversi tronchi cilindrici, alcuni  cavi all'interno (e questo dimostra che sono stati scolpiti), lungo complessivamente circa 10 metri. Un rettile enorme di roccia vicinissimo all'elefante antico...

                               

     come si fa a non pensare ad un dinosauro? E' sicuramente una scultura della stessa fattura, e purtroppo manca la testa del rettile, ed altri pezzi sono disseminati a qualche metro, mentre la coda è ben definita, e finisce a punta, come quella di qualunque  rettile...Siamo di fronte ad un’ altra incredibile scultura di questa civiltà sconosciuta, anch'essa di grandi dimensioni ed incompleta.  

E poi la sorpresa finale: dopo una lunga chiacchierata con alcune donne anziane nei pressi dell' Irto dell' Eternità, l'antica porta d'ingresso al centro storico, una di esse si alza, mi conduce per mano sull'orlo del precipizio e  mi indica una pietra enorme in lontananza e dice: guarda la pietra gigante della balena è più bella di quella dell'elefante !!!Rimango esterrefatto: una collina intera di roccia calcarea a forma di balena.  Sarà grande almeno 60 metri poiché visibile a  diversi chilometri di distanza in linea d'aria...Ritorno sul pianoro dell' Elefante,  e  dall' alto si osserva ancora meglio, ha proprio la foggia di una testa di balena enorme...La spedizione raggiunge dopo alcune ore di cammino questa enorme collina di pietra, e quello che da lontano sembrava l'occhio della balena, si rivela essere una coppia di grotte identiche per foggia a quelle sottostanti l'elefante ed il ciclope, solo molto più grandi!! Questa enorme pietra ad una analisi ravvicinata non appare però come una scultura, ma piuttosto come una collina del tutto naturale dove qualcuno  ha modellato solo  il dorso, ha scavato le due grotte nella roccia, ed ha inciso il calcare sulla parte del muso con una scanalatura orizzontale  che essendo segnata in profondità nella roccia ha un colore  molto più vivo, per dare l'impressione della bocca del grosso cetaceo...Questa roccia vista  da vicino non è assolutamente comprensibile, sembra una normale collina, è un segno sul territorio costruito a bella posta per essere osservata esclusivamente da lontano, oddio il mistero invece di dipanarsi si infittisce...

Arch..Domenico Canino

La balena

 

             

L'architetto Domenico Canino è contattabile a questo indirizzo e-mail     mimmocanino@hotmail.com
Note biografiche:

Domenico Canino  nasce a Cosenza il 19/02/1961, a 15 anni è già insieme agli archeologi in perlustrazione agli scavi archeologici di Sibari, a 21 anni durante gli studi di architettura a Napoli, scava come volontario a Pompei, e la passione sale ancora...Poi la laurea in architettura con indirizzo storico-urbanistico, con particolare riguardo alla regione della Magna Grecia...Poi si appassiona agli studi di numismatica antica, e specialmente alle monete del popolo  dei Brettii, ed è appunto nel corso di una caccia a monete brettie che nel dicembre 2002 in Sila che si imbatte nelle statue colossali di Campana, e rimane forlgorato, tanto dadedicargli tutto il suo tempo libero ed  anche di più...
Il resto è ancora da scrivere...

 

INDICE     >> Torna a  Giganti di Pietra Vai a.   2

              Viaggiando attraverso il mistero       (personale)

risponde a questo indirizzo e-mail  :  dariosoldani@interfree.it