Capitolo 17  ADEL NERO E LA FINE DELL'EPOCA

...pertanto, dapprima scriverò di Adel Nero. Adel Nero fu il quarto re dopo Friso, nella sua gioventù studiò prima a Texland, e poi a Stavern, e successivamente viaggiò attraverso tutti gli stati. Quando compì ventiquattro anni suo padre lo elesse Askar, ed appena lo divenne prese  subito e per sempre la parte dei poveri. "Il ricco", diceva, "fa abbastanza ingiustizia per mezzo della sua ricchezza, quindi dovremmo prenderci cura che lo sguardo del povero si sollevi fino a noi." Con queste argomentazioni divenne l'amico del povero ed il terrore del ricco, e si distanziò ineluttabilmente dal pensiero di suo padre. Quando suo padre morì ne fu il successore, e tuttavia desiderò conservare la sua carica, come i re dell'Oriente usavano fare. I ricchi non sopportarono questa decisione, facendo sì che tutte le persone insorsero contro di loro, tanto che furono contenti di uscire dall’assemblea senza averci rimesso la pelle. Da quel tempo non ci fu più nessun discorso di uguaglianza. Oppresse i ricchi e adulò i poveri, ai quali desiderava più di ogni altra cosa portare assistenza. Re Askar, come è stato sempre chiamato, era alto sette piedi, la sua forza era eccezionale come la sua altezza, aveva un’intelligenza chiara e perspicace, tanto che capiva immediatamente tutto quello che gli era detto, ma nelle sue azioni non mostrava molta saggezza. Aveva una bella espressione ed una lingua sciolta, ma la sua anima era più nera dei suoi capelli. Nel primo anno di regno, obbligò tutti i giovani dello stato a venire una volta  al campo militare per un’ esercitazione di lotta. All’inizio ebbe delle difficoltà, ma poi divenne una tale abitudine che vecchi e giovani venivano da tutta le parti a chiedere se potevano partecipare al campo. Arrivato a questo punto, fondò delle scuole militari, facendo sì che i ricchi si lamentassero perché i loro bambini non imparavano più a leggere e a scrivere. Askar non ci prestò nessun attenzione; ma successivamente dopo breve tempo quando venne tenuta una nuova esercitazione, salì sul trono e disse ad alta voce: "I ricchi sono venuti a lamentarsi da me perché i loro ragazzi non imparano a leggere e a scrivere, allora non ho detto niente; ma adesso spiegherò ciò che penso, e lascerò che sia l’assemblea generale a decidere." Mentre lo consideravano con curiosità, aggiunse: "secondo la mia idea, in questo momento dovremmo lasciare la lettura e la scrittura alle ancelle e alle persone sagge. Non desidero parlare male dei nostri antenati; dirò soltanto che nei tempi così lodati da alcuni, le Madri del borgo introducevano dispute nel nostro paese, e sia prima che dopo, le Madri erano incapaci, di metterci fine. "Cosa peggiore tuttavia, è che mentre parlavano e chiacchieravano delle inutili usanze, i Galli vennero e conquistarono tutto il bel paese meridionale, e al contempo i nostri fratelli degenerati ed i loro soldati dall’altra parte arrivarono già nello Scheldt. Ci rimane quindi solo da scegliere se porteremo un giogo o una spada. Se desideriamo essere e rimanere liberi, conviene che i nostri giovani lascino per una sola volta la lettura e lo scrivere; ed invece di giocare a ballare e a lottare, imparino a giocare con la spada e con il giavellotto. "Quando avranno raggiunto un’ottima  preparazione, e saranno abbastanza grandi per portare l’elmo e lo scudo ed usare le armi, con il loro aiuto, attaccherò il nemico. I Galli dovranno ricordare la sconfitta dei loro aiutanti e dei loro soldati, iscritta sui nostri campi col sangue che scorre dalle loro ferite. Una volta che abbiamo scacciato il nemico, lo dobbiamo inseguire finché non ci sarà più nessun Gallo, o Slavo o Tartaro ad essere condotto nell’eredità di Frya." "E’ tutto giusto," gridò la maggioranza, ed il ricco non osò più aprire bocca. Doveva aver pensato certamente in precedenza a questo piano e l’aveva anche scritto, perché nella serata dello stesso giorno c'erano delle copie in almeno venti mani diverse, che avevano lo stesso carattere. Successivamente ordinò ai marinai di raddoppiare i banchi di prua, sui quali potevano essere fissate le balestre di acciaio. Quelli che erano indietro in questi lavori furono multati, e se giuravano che non avevano avuto mezzi, erano gli uomini ricchi del villaggio obbligati a pagare. Adesso vedremo che cosa conseguì da tutto questo scompiglio. Nella parte nord della Gran Bretagna esiste la popolazione Scozzese, la maggior parte della quale discende dal sangue di Frya, alcuni di loro dai seguaci di Kalta, e i rimanenti, sia dai Britanni che dai fuggitivi che gradualmente, nel corso del tempo, hanno trovato lì rifugio dalle miniere di stagno. Quelli che sono venuti dalle miniere di stagno hanno mogli, sia interamente straniere che di discendenza straniera. Tutti sono sotto il dominio dei Galli, le loro armi sono archi di legno e le punte delle frecce sono in corno di cervo o di selce. Le loro case sono di zolle d’erba e paglia, ed alcuni di loro vivono nelle cave delle montagne. La pecora rubata è la loro sola forma di ricchezza. Alcuni dei discendenti dei seguaci di Kalta tuttavia hanno armi di ferro, che hanno ereditato dai loro antenati. Per farmi ben capire, interrompo il discorso sulle persone Scozzesi, e scrivo qualcosa dei vicini Cretesi. I Cretesi precedentemente erano appartenuti soltanto a noi, ma da tempo immemorabile sono discendenti di Lyda e Finda che da se stessi si sono stabiliti lì. Di questi ultimi, alla fine arrivò un gruppo intero da Troya, che è il nome di una città che i lontani Cretesi avevano preso e distrutto. Dopo che i Trojani si furono inseriti tra i vicini Cretesi, col tempo e con il lavoro costruirono una città forte con mura e cittadelle chiamata Roma, cioè spaziosa. Dopo aver fatto questo, le persone con l'arte e la forza si fecero padroni dell’intero terreno. Le genti che vivono sul lato sud del Mare Mediterraneo, venivano per la maggior parte dalla Fenicia. I fenici (più Gracili o Cartagnesi) sono una razza bastarda con il Sangue di Frya, Finda, e Lyda. Le persone di Lyda erano lì come schiavi, ma è grazie all’impudicizia delle donne con questi neri, che hanno originato altre persone di pelle olivastra. Queste persone ed i romani lottano costantemente per la supremazia sul Mare Mediterraneo. I romani, inoltre, vivono nell'ostilità coi Fenici; ed i loro sacerdoti, che vogliono assumere da soli il governo del mondo, non sopportano la vista dei Galli. Dapprima presero Marsiglia ai Fenici, poi tutti i paesi che stavano al sud, all’ovest, ed al nord, come pure la parte meridionale della Gran Bretagna e scacciarono sempre lontano i sacerdoti Fenici, cioè i Galli, dei quali in migliaia hanno cercato rifugio in Gran Bretagna del nord. Poco tempo fa il capo dei Galli si era stabilito nella cittadella, chiamata Kerenak, cioè l'angolo, da dove impartiva i suoi ordini ai Galli, e tutto il loro oro era completamente raccolto lì. Keeren Herne (l'angolo scelto), o Kerenak, è una cittadella di pietra che è appartenuta a Kalta, inoltre le ancelle dei discendenti dei seguaci di Kalta desideravano ancora mantenere la cittadella. Così attraverso l'ostilità delle ancelle con i Galli, si estese l’odio e la contesa sopra il paese di montagna con il fuoco e con le spade. I nostri marinai sono andati là spesso a prendere la lana, che hanno pagato con trappole e lino. Askar era andato varie volte con loro, ed aveva fatto segretamente amicizia con le ancelle ed alcuni principi, ma si limitava semplicemente a condurre i Galli fuori di Kerenak. Quando ritornò di nuovo lì dette ai principi ed ai guerrieri elmi di ferro e punte di acciaio. La guerra fu la conseguenza, e presto il sangue scorreva giù dai fianchi delle montagne. Quando Askar ritenne che si fosse presentata un’opportunità favorevole, andò con quaranta navi e conquistò Kerenak, il capo dei Galli, e tutto il suo oro. Le genti assieme alle quali lottò contro i soldati dei Galli, le aveva attirate fuori dalla Sassonia con promesse di molto bottino e di saccheggio. Così ai Galli non rimase più niente. Dopo s’impossessò di due isole per stazionare con le sue navi, usate poi più tardi per avanzare e saccheggiare tutte le navi  e le città Fenicie che raggiungeva. Quando ritornò portò con se quasi seicento uomini della più bella gioventù montanara scozzese. Disse che gli erano stati dati come ostaggi, per essere sicuro che i loro genitori gli sarebbero rimasti fedeli; ma questo non era vero, perché li tenne come guardie del corpo alla sua reggia, dove quotidianamente imparavano a cavalcare e ad usare tutti i tipi di armi. I Danesi, che orgogliosamente si consideravano i guerrieri del mare, più bravi di tutti gli altri marinai, a forza di sentire delle azioni gloriose di Askar, divennero gelosi di lui a tal punto, che avrebbero portato volentieri la guerra sopra il mare e sopra le sue terre. Osservate, poi, come era in grado di evitare una guerra. Fra le rovine della cittadella distrutta di Stavia nonostante tutto si era stabilita con poche ancelle, una Madre del borgo intelligente. Si chiamava Reintja, ed era celebre per la sua saggezza. Questa Fanciulla aveva offerto la sua assistenza ad Askar, alla condizione che avrebbe dovuto in seguito ricostruire la cittadella di Stavia. Dopo che Askar si impegnò a farlo, Reintja andò con tre ancelle ad Hals. Viaggiò di notte, e a giorno iniziò a tenere discorsi in tutti i mercati ed in tutte le assemblee, dicendo, che Wr-Alda le aveva annunciato con il suo tuono che tutte le persone di Frya dovevano diventare amiche, ed unite come fratelli e sorelle, altrimenti le persone di Finda arrivando li avrebbero spazzati via dalla faccia della terra. Dopo il tuono, le erano apparse in sogno per sette notti di fila sette ancelle sorveglianti di Frya. E dicevano questo: "il Disastro volteggia sulla terra di Frya col giogo e le catene; quindi tutte le persone che discendono dal sangue di Frya devono abbandonare i loro cognomi, e chiamarsi soltanto i figli di Frya, o le persone di Frya, ed insorgere e spingere le genti di Finda fuori dall’eredità di Frya. Se voi non lo farete, loro vi cingeranno le catene da schiavo intorno ai vostri colli, ed i capi stranieri tratteranno male abusando dei vostri figli e li fustigheranno fino a che saranno ruscelli di sangue nelle vostre tombe. Poi vi appariranno gli spiriti dei vostri antenati, che vi rimprovereranno per la vostra codardia e sbadataggine." Le persone stupide che, per le azioni dei Magiari, erano già molto abituate alla follia, credettero tutte a quello che diceva, e le madri afferrarono i loro figli stringendoli al seno. Quando Reintja portò il re di Hals e gli altri ad un accordo, inviò dei messaggeri ad Askar, e poi andò lungo il Mare Baltico. Da là  raggiunse i Lithauers, così chiamati perché colpiscono sempre alla faccia il loro nemico. I Lithauers sono fuggitivi e persone bandite della nostra razza che errano per la Germania. Le loro mogli in larga parte sono state rapite ai Tartari. I Tartari sono un ramo della razza di Finda, e sono chiamati così  dagli abitanti della Germania perché non sono mai in pace, e provocano le persone a combattere. Procedeva oltre la Sassonia, viaggiando attraverso le altre terre della Germania ripetendo sempre la stessa cosa; trascorsi due anni, ritornò a casa viaggiando lungo il Reno. Fra gli abitanti Germani si presentò come una Madre, e disse che ritornando ad essere delle vere persone libere; sarebbero poi dovuti andare sul Reno e scacciare i Galli fuori dalle terre del sud di Frya. Se lo facevano, il suo Re Askar sarebbe andato sullo Scheldt a riconquistare quella terra. Fra gli abitanti della Germania  si instaurarono molte usanze cattive sia dei Tartari che dei Magiari, ma in modo simile rimasero anche molte delle nostre leggi. Hanno infatti delle ancelle, che insegnano al bambino e consigliano l’anziano. All’inizio si opposero a Reintja, ma alla fine la seguivano, la obbedivano, e la lodavano dove era utile o necessario. Non appena Askar udì dai messaggeri di Reintja le intenzioni degli Jutlanders, immediatamente, da parte sua, inviò i messaggeri al Re di Hals. La nave con cui viaggiavano i messaggeri era caricata con ornamenti per le donne, e portava anche uno scudo dorato su cui era rappresentato artisticamente il ritratto di Askar. Questi messaggeri erano andati a chiedere la figlia del Re, Frethogunsta, in matrimonio per Askar. Frethogunsta un anno dopo venne a Stavern. Fra i suoi discepoli c’era un Mago, che gli Jutlanders avevano tempo addietro corrotto. Poco dopo Askar sposò Frethogunsta, e a Stavern fu costruita una chiesa dove furono collocate delle immagini mostruose adornate con vestiti fatti di tessuti dorati. Si diceva che Askar, di notte, ed inopportunamente,si inginocchiasse davanti a loro con Frethogunsta; ma una cosa è certa, la cittadella di Stavia non è mai stata ricostruita. Reintja era già ritornata, e andò con rabbia a  lamentarsi a Texland dalla Madre Prontlik. Prontlik inviò i messaggeri in tutte le parti, proclamando che Askar era caduto nell'idolaria. Askar non si interessò molto di questo, ma inaspettatamente una flotta arrivò da Hals. Nella notte le ancelle furono guidate fuori dalla cittadella, e al mattino della cittadella non c'era più niente che poteva essere visto tranne un cumulo ardente di rifiuti. Prontlik e Reintja vennero a rifugiarsi da me, ma quando ci pensai meglio, ritenni che questo mi poteva nuocere. Quindi, realizzammo un piano che poteva servire a tutti noi. Questa è la via che intrapprendemmo . Nel mezzo del Krijlwood, a est di Liudwert, era situato il nostro rifugio, che poteva essere raggiunto soltanto da un sentiero nascosto. Tanto tempo fa avevo formato una guarnigione di uomini che odiavano Askar, che tenevo lontana da tutte le altre persone. Adesso era giunta con un tale slancio fra di noi, che molte donne, e molti  uomini, parlavano di fantasmi, donne bianche e  gnomi, proprio come i danesi. Askar aveva utilizzato tutti i trucchi e le follie che conosceva per il  proprio vantaggio, e noi volemmo fare lo stesso. Una notte scura portai la Fanciulla alla cittadella, e successivamente anche le sue serve, che vestite in bianco camminavano lungo il sentiero, così nessuno osò più andare là. Quando Askar pensò di avere la mani libere, lasciò viaggiare i Magiari attraverso i suoi stati sotto qualsiasi nome, e tranne che nel mio stato, non furono allontanati. Dopo che Askar era diventato cosí intimo con gli Jutlanders ed i Danesi, andavano girovagando (come pirati, razziando, rapinando) insieme; ma questo non produsse niente di buono per loro. Portarono a casa tutti i generi di tesori stranieri, e proprio per questa ragione i giovani non impararono nessun mestiere, nessun lavoro dei campi; ed alla fine furono obbligati a prendere schiavi; ma questo era completamente contrario ai desideri e alle indicazioni di Wr-Alda e di Frya. Quindi la punizione sarebbe sicuramente seguita. Questo è il modo in cui giunse la punizione. Avevano portato tutti insieme una flotta intera fuori del Mare Mediterraneo.Questa flotta era caricata con panni viola ed altri oggetti di valore provenienti dalla Fenicia. Le persone deboli della flotta erano state sbarcate a sud della Seine(Senna), e le persone forti erano state tenute per servire da schiavi. I più belli erano stati lasciati a terra, ed i brutti e neri mantenuti a bordo della nave come vogatori. Nel Fly il bottino fu diviso, ma, senza saperlo, divisero anche la punizione. Di quelli che erano stati imbarcati sulle navi straniere sei morirono di colica (Peste). Si pensò che il cibo e le bevande fossero state avvelenate, e poi lanciate fuori bordo, ma la colica non di meno, rimase. Dovunque gli schiavi o le merci arrivarono, anche lì arrivò la colica. I Sassoni nelle loro paludi, gli Jutlanders la  portarono in Scandinavia e lungo le coste del Mare Baltico, ed i marinai di Askar  in Gran Bretagna. Noi e le genti di Grenega non consentimmo alle persone o alle merci di entrare nei nostri confini, e quindi non fummo colpiti dall'epidemia. Quante persone sono state uccise da questa malattia  non posso dirlo; ma Prontlik, che lo seppe successivamente dalle ancelle, mi disse che Askar aveva aiutato fuori dei suoi stati mille volte più cittadini, di quanti sporchi schiavi aveva introdotto. Quando la peste terminò il suo contagio, gli abitanti della Germania che erano diventati liberi vennero verso il Reno, ma Askar non si volle mettere su di un piano di parità con i principi di quella razza vile e degenerata. Non sopportava che loro si chiamassero i figli di Frya, come Reintja gli aveva offerto, ma poi si dimenticava di avere i capelli neri. Fra gli abitanti della Germania c'erano due tribù che non si chiamavano Germani. Una era venuta dal lontano sud-est , e si chiamavano Allemanni. Si erano dati quel nome quando non avevano donne fra loro, e vagavano come esuli nelle foreste. In seguito rapirono delle donne dagli schiavi come i Lithauers, che si tennero però il loro nome.L'altra tribù, che vagava più nel vicinato, si chiamavano Franchi, non perché erano liberi, ma perchè il nome del loro primo re era Franco, che, con l'aiuto delle ancelle degenerate, si era proclamato re ereditario delle sue persone. Le persone più vicine a lui si chiamavano Thioth, suoi figli, cioè figli delle persone. Erano rimasti liberi, perché non riconoscevano mai alcun re, o  principe, o padrone eccetto quelli scelti dal consenso generale nelle assemblee. Askar aveva già imparato da Reintja che i principi tedeschi erano quasi sempre in guerra l'un con l'altro, ed a loro propose allora di scegliere un duca tra le sue persone, perché, diceva, di aver paura che litigassero fra di loro per la supremazia. Aggiungendo inoltre che i suoi principi potevano parlare con i Galli, e che questa era anche l'opinione della Madre. Allora i principi dei Germani vennero insieme, e dopo ventuno giorni scelsero Alrik come duca. Alrik era il nipote di Askar, che gli dette duecento Scozzesi e cento dei più grandi Sassoni come guardie del corpo. I principi avevano inviato ventuno dei loro figli  come ostaggi per la loro fedeltà. Così  tutto era andato secondo i suoi desideri; ma quando arrivarono sul Reno, il re de Franchi non accettò di sottostare ai comandi di Alrik. Allora regnò  la confusione. Askar, che pensava  che tutto andava nel verso giusto, approdava con le sue navi sull'altro lato dello Scheldt; ma là sapevano già del suo arrivo, ed erano pronti a combatterlo. Dovette così fuggire velocemente come era venuto, ma fu  preso prigioniero. I Galli non sapevano chi avevano preso, e successivamente lo scambiarono per un nobile Gallo che le persone di Askar avevano portato con se. Mentre tutto questo avveniva, i Magiari andarono audacemente sulle terre dei nostri vicini. Vicino a Egmuda, dove precedentemente si stendeva la cittadella di Forana, costruirono una chiesa più grande e più ricca di quella che Askar aveva costruito a Stavern. In seguito dissero che Askar aveva perso la battaglia contro i Galli, perché le persone non avevano creduto che Woden li potesse aiutare, e quindi non lo avevano pregato. Andarono poi rapendo giovani bambini, che tenevano e allevavano nei misteri delle loro dottrine abominevoli. Erano là persone che....

 

Così finisce il libro, lasciando la sicurezza che altre pagine sono state scritte, e la speranza che siano ritrovate in futuro….