Capitolo 3  MINNA E LA CAMPAGNA DEL NORD

Questo era scritto da Algamude sulle mura di Waraburgt:

Waraburgt non era una città di servi, ma un posto dove tutti gli stranieri compravano merci dai marinai che le vendevano. questa stava tre ore a meridione di Medesblik.

Questa è la prefazione:

Collina china le tue cime; piangi, come i fiumi e le nuvole. Si, rossa Scandinavia, gente incantatrice che cammina sul tuo grembo, O Frya.

Questa  è la storia

Cento e un anno dopo la sommersione di Aldland, un popolo venne dall’est. Questo popolo era guidato da altri. Alle nostre spalle, in Germania, intrapresero dispute fra di loro, si divisero in due fazioni, e ognuna andò per la propria strada. Quelli della prima non trovarono ragioni per venire da noi, ma gli altri giunsero nell’ ovest della nostra Scandinavia che era totalmente disabitata, particolarmente la parte settentrionale. Quindi ne presero possesso senza contrasti, e così non fecero altro danno, e noi non avemmo ragioni per fargli guerra. Ora che abbiamo imparato a conoscerli, di fatto sono venuti fra noi, e ne descriviamo i loro costumi. Essi tendenzialmente non sono dei selvaggi, come i più della razza di Finda, ma, come gli Egiziani, hanno sacerdoti e anche statue nei loro templi.

I sacerdoti, sono i soli capi; si chiamano Magiari, e il loro capo è il Mago; essi sono contemporaneamente alti sacerdoti e re. Il resto della gente sono di poco conto, e in loro soggezione. Questa gente non ha un nome, ma noi li chiamiamo Finnici, perché nonostante tutto le loro cerimonie sono melanconiche e sanguinarie, essi sono così formali ed in questo aspetto noi siamo inferiori a loro. Ma non devono essere invidiati, perché sono schiavi dei loro sacerdoti, e più ancora del loro credo. Infatti credono che lo spirito del male abbondi in ogni dove, che entri nell’uomo e nelle bestie, ma  dello spirito di Wr-Alda non conoscono niente. I Magiari hanno armi di pietra e di rame, ed affermano di poter esorcizzare o richiamare lo spirito del male, ed impauriscono la gente, così che non si vede mai una faccia felice.Quando si furono ben stabiliti, I Magiari cercarono la nostra amicizia, adottarono la nostra lingua e i nostri costumi, il nostro bestiame e le armi di ferro, che scambiavano volentieri con il loro oro e i loro monili di argento, essi mantenevano sempre la loro gente dentro i propri confini, ma talvolta riuscivano a gabbare le nostre sentinelle.Ottanta anni dopo,(101+80-2193=2012 a.C.) giusto al tempo del Julefest, essi percorsero il nostro paese come una tormenta guidata dal vento. Tutti quelli che non poterono scappare via furono uccisi. Frya aveva lanciato un allarme, ma gli Scandinavi non avevano tenuto conto del suo appello. Poi tutte le forze furono riunite, e a tre ore da Godasburgt avevano resistito, ma la guerra continuò. Kat o Katerine era il nome della sacerdotessa che era la Madre del borgo di Godasburgt. Kat era orgogliosa e altezzosa, e non cercava consigli né aiuto dalla Madre, ma quando i Burger lo seppero, loro stessi mandarono messaggeri a Texland dalla Grande Madre. Minna, questo era il nome della Madre che convocò tutti i marinai e tutti i giovani dall’Ostflyland e dalla Danimarca. Da questa spedizione deriva la storia di Wodin (Odino), che è iscritta sulle cittadelle ed è copiata qui.Ad Aldgamude viveva un vecchio re del mare il cui nome era Sterik, le cui imprese divennero famose. Questo vecchio tipo aveva tre nipoti. Odino, il maggiore, viveva a Lumkamakia, vicino a Eremude, nell’ Ostflyland, con i suoi genitori. Egli aveva una volta comandato le truppe. Teunis e Inka erano stati guerrieri della marina, e lo erano ancora pur stando con il loro padre ad Aldgamude. Quando i giovani guerrieri si riunirono insieme, scelsero Odino come loro capo o re, e le forze navali scelsero Teunis come loro re del mare e Inka come loro ammiraglio. Le navi poi salparono dalla Danimarca dove presero a bordo Odino e il su valoroso esercito.Il vento era giusto, così arrivarono immediatamente in Scandinavia. Quando i fratelli del nord si incontrarono insieme, Odino divise il suo potente esercito in tre corpi di spedizione. Frya era il loro grido di guerra, e respinsero i Finnici ed i Magiari come bambini. Quando i Mago udì come le sue forze erano state totalmente sconfitte, mandò messaggeri con manganello e corona, che dissero ad Odino: “Oh onnipotente re, noi siamo colpevoli ma tutto quello che abbiamo fatto era dovuto dalla necessità. Tu pensi che in preda alla pazzia attaccammo i vostri fratelli, ma invece noi fummo costretti perché spinti dai nostri nemici, che sono ancora alle nostre calcagna. Abbiamo spesso chiesto alla vostra Madre del borgo di aiutarci, ma lei non ci ha mai preso in considerazione. Il Mago dice che se noi perdiamo, perché uccisi, metà dei nostri in battaglia con qualche nemico, poi pastori selvaggi verranno ad uccidere tutti gli altri. Il Mago possiede grandi ricchezze, ma ha visto che Frya è molto più potente di tutti i nostri spiriti messi assieme. Lui poserebbe la sua testa  nel suo grembo. Tu sei il più grande re condottiero sulla terra, e la tua gente è di ferro. Diventa il nostro re, e noi saremmo tutti tuoi schiavi. Che gloria sarebbe per te se tu potessi respingere i selvaggi! Le nostre trombe risuonerebbero con le tue lodi, e la fama delle tue imprese ti precederebbe ovunque”.

Odino era forte, fiero e bellicoso, ma non era perspicace, pertanto fu preso nella loro trappola e incoronato dal Mago. Moltissimi dei marinai e soldati contrariati da questo procedere andarono via segretamente, portando Kat con loro. Ma Kat, che non desiderava comparire né dalla Madre né all’assemblea generale, si gettò in mare. Poi una tempesta infuriò e sbatté le navi sulle rive della Danimarca, con la distruzione totale dei loro equipaggi. Questo stretto fu dopo chiamato Kattegat.

Quando Odino fu incoronato, attaccò i selvaggi, che erano tutti cavalieri. Si gettarono sulle truppe di Odino come una grandinata; ma come da un tornado furono respinti e non osarono attaccare di nuovo. Quando Odino ritornò il Mago gli dette la figlia in moglie, lassù fu incensato con erbe; ma queste erano erbe magiche, e gradualmente divenne così audace che osò ripudiare e ridicolizzare lo spirito di Frya e Wr-Alda, mentre inchinava la testa ad immagini false ed impure. Il suo regno durò sette anni e poi scomparve. Il Mago disse che era stato preso su dai loro dei e ancora regnava su di noi, ma la nostra gente rideva di ciò che diceva. Da quando Odino era sparito qualche volta, sorgevano contrasti. Noi desideravamo scegliere un altro re, ma il Mago non lo permetteva. Asseriva che era un suo diritto datogli dai suoi idoli. Ma accanto a queste dispute ce n’era una tra i Magiari e i Finnici che non volevano onorare né Frya né Odino, ma il Mago fece proprio come gli pareva, perché sua figlia aveva avuto un figlio da Odino, che come desiderava era di alta discendenza. Mentre tutti stavano discutendo e litigando, incoronò re questo ragazzo, e si nominò come tutore e consigliere. Quelli che si interessavano più di loro stessi che della giustizia lo lasciarono andare per la propria strada, ma gli uomini buoni presero la loro decisione. Molti Magiari scapparono via con le loro truppe, e le genti del mare presero una nave, accompagnati da un corpo di fedeli Finnici come rematori.Tutto questo era iscritto non soltanto sul Waraburght, ma anche sul Burght Stavia, che sta dietro la Porta di Starve:Quando Teunis decise di tornare a casa, andò prima verso la Danimarca; ma non poté prendere terra là, per ordine della Madre, non aveva approdato in Flyland, né da nessuna parte di quella zona. In questa modo avrebbe perso tutta la sua gente per necessità e difficoltà economiche. Così approdò di notte furtivamente e salpò di giorno. Costeggiando a lungo, alla fine arrivò alla colonia di Kadik (oggi Cadice in Spagna) così chiamata perché era costruita con pietra da banchina. Qui comprò ogni sorta di merce, ma Tuntia, la Madre del borgo, non voleva permettergli di stabilirsi là. Quando furono pronti incominciarono a litigare,Teunis desiderava navigare attraverso gli stretti verso il mare Mediterraneo, e andare al servizio del ricco re Egiziano, come aveva fatto prima, ma Inka disse che ne aveva avuto abbastanza di tutta questa gente di Finda, e pensava che, se casualmente qualche parte alta di Atland fosse rimasta come un’ isola, poteva raggiungerla e lui e la sua gente viverci in pace. Così i due cugini non trovarono un accordo, Teunis  piantò una bandiera rossa sulla spiaggia, e Inka una bandiera blu. Ognuno scelse quella che gli pareva, e con loro meraviglia, la gran parte dei Finnici e dei Magiari seguì Inka, che rifiutava di servire il re della gente di Finda. Quando ebbero contato la gente e diviso di conseguenza le navi, la flotta si separò. In seguito sentiremo parlare di Teunis, ma di Inka più niente.Teunis di Neef  costeggiò attraverso gli stretti fino al Mare Mediterraneo. Quando Atland era stata sommersa ne avevano risentito anche le sue rive, ed a causa di questo molta gente di Finda, Cretesi, e gente dalla terra  di Lyda, erano  venuti da noi. D'altra parte, molti delle nostre persone erano andati nella terra di Lyda. Il risultato di tutto  questo era che i Cretesi erano sparsi dappertutto, e fuori dalla sorveglianza della Madre. Teunis aveva considerato questo, ed aveva quindi desiderato trovare lì un buon rifugio dal quale andare a servire alle dipendenze di ricchi principi; ma siccome la sua flotta e la sua gente avevano un'apparenza così trasandata, gli abitanti sulle coste pensarono che fossero dei pirati, e li scacciarono lontano. Finalmente arrivarono alla costa della Fenicia, centonovantatre anni dopo che Atland era stata sommersa (2000 a.C). Vicino alla costa trovarono un'isola con due baie profonde, tanto che sembravano esserci tre isole. Si stabilirono nel mezzo di una, e costruirono successivamente sul luogo una città  munita di una cerchia muraria. Poi vollero darle un nome, ma non erano d'accordo su di esso. Alcuni volevano chiamarla Fryasburgt, altri Neeftunia; ma i Magiari ed i Finlandesi supplicarono che fosse chiamata Thyrhisburgt.

Thyr era il nome di uno dei loro idoli, ed erano approdati lì, proprio nel giorno dedicato a lui; e per ricambiare il dono si offrirono di riconoscere Teunis come il loro re perpetuo. Teunis si lasciò persuadere e gli altri non fecero molte discussioni. Quando si furono bene stanziati, inviarono dei vecchi marinai ed i Magiari in una spedizione verso la città di Sidone; ma dapprima gli abitanti della costa non volevano avere niente a che  fare con loro, dicendo, "voi siete soltanto degli avventurieri stranieri che non rispettiamo." Ma quando gli vendemmo alcune delle nostre armi di ferro, tutto andò bene. Essi desideravano comprare anche la nostra ambra, e le loro richieste per essa erano incessanti. Ma Teunis, che era lungimirante, fece finta di non avere più né armi di ferro né l'ambra. Poi i commercianti vennero e lo supplicarono di concedergli venti vascelli, con i quali avrebbero trasportato le merci più belle, ed a richiesta avrebbero fornito molte persone per remare. Dodici navi furono poi caricate con vino, miele, pelle conciata, selle e briglie montate in oro, come non si era mai visto prima. Teunis navigò fino a Flymeer (la bocca del fiume Fly in Texland) con tutto il tesoro, che incantò così il Governatore di Westflyland che indusse Teunis a costruire un magazzino a Flymeer. Successivamente questo luogo è stato chiamato Almanland, ed il mercato dove hanno commerciato a Wyringen è stato chiamato Toelaatmarkt. La madre aveva consigliato che si sarebbe potuto vendere tutto eccetto le armi di ferro, ma quello che aveva detto non è stato tenuto  in nessuna considerazione. Così i Thyriesi hanno avuto il gioco libero, sono venuti sia da vicino che da lontano a portare via i nostri beni, con perdite considerevoli per i nostri marinai. Quindi è stato stabilito in una assemblea generale di consentire ai Thyriesi nel corso di un anno soltanto l’approdo di sette navi e nessuna di più. Questa fu  la conseguenza: nella parte più settentrionale del Mediterraneo esisteva un' isola vicina alla costa. Essi (il Golen capo dei  Fenici) allora vennero e chiesero di comprarla, su questo fu tenuto un consiglio generale. Fu chiesto il consiglio della madre, che chiese di osservarli da una certa distanza, in loro non vide nessun pericolo; ma come constatammo successivamente , era stato commesso un  errore, chiamammo l’ isola di Missellia (Marseilles, la mancata vendita). D'ora innanzi si dimostrerà che avevamo ragione. Il Golen, così era  chiamato dai sacerdoti missionari di Sidone, aveva osservato che quella terra era scarsamente abitata, ed era lontana dalla madre. Per fare un' impressione favorevole, si chiamarono nella nostra lingua i discepoli della verità; ma sarebbe stato meglio che si fossero chiamati gli astenuti della verità, o, in breve, "Triuwenden," ( Druidi) come i nostri marinai lì chiamarono successivamente. Quando si furono ben stabiliti, i loro commercianti scambiarono le loro belle armi di rame e tutti i generi di gioielli per le nostre armi di ferro e per le pelli di bestie selvagge, che esistevano in abbondanza nei nostri paesi meridionali; ma il Golen celebrò ogni genere di cerimonia vile e mostruosa, che gli abitanti della costa promossero con le loro donne gratuite(prostitute) ed il loro vino dolce velenoso. A chiunque della nostra gente, che aveva agito in questo modo mettendo la sua vita in pericolo, il Golen gli permise un rifugio, inviandolo in Fenicia, cioè  a Palmland. Una volta che si era stabilito lì, gli facevano scrivere alla sua famiglia, ai suoi amici ed ai suoi conoscenti che il paese era così buono e le persone così felici che nessuno si poteva fare un’ idea di esso. In Gran Bretagna c'erano uomini in abbondanza, ma poche donne. Quando il Golen lo seppe, rapirono ovunque delle ragazze e le dettero ai Britanni per niente. Così tutte queste ragazze servirono al loro scopo di rubare i bambini a Wr-Alda e a dargli falsi dei.