Capitolo 6  MINERVA E LA STORIA DELLA GRECIA

Quando Nyhellenia, il cui vero nome era Minerva, si era ben stabilita, ed i Cretesi la amavano come aveva fatto il suo popolo, vennero alla sua cittadella dei principi ed dei sacerdoti che chiesero a Minerva dove si trovavano i suoi possessi. Hellenia rispose, "porto i miei possessi nel mio seno. Quello che ho ereditato è l'amore della saggezza, giustizia e libertà. Se perdo questi diventerò come il più piccolo dei vostri schiavi; adesso il mio consiglio è gratuito, ma poi lo dovrei vendere." I gentiluomini andarono via ridendo e dicendo, " Vostri umili servitori, saggia Hellenia".  Ma mancarono il loro obiettivo, e misero in risalto per le persone questo nome come un segno di onore. Quando videro che il loro scopo era stato mancato iniziarono a diffamarla, e a dire che aveva incantato le persone; ma le nostre genti ed i Cretesi buoni capirono subito che era diffamazione. Le fu chiesto una volta, "Se non sei strega, qual’ è l'uso delle uova che porti sempre con te?" Minerva rispose, "Queste uova sono i simboli dei consigli di Frya nei quali si nasconde il nostro futuro e quello dell’ intera razza umana. Il tempo li coverà, e dobbiamo stare attenti che nessuno danno gli succeda. I sacerdoti dissero, "Bella risposta; ma qual’ è l'uso del cane sulla tua mano destra?" Hellenia rispose, "Chi fa il pastore non ha un cane per tenere insieme il suo gregge di pecore? Come il cane serve al pastore  io sono al servizio di Frya. Devo guardare sopra i greggi di Frya. "Questo lo capiamo molto bene," dissero i sacerdoti; "ma dicci che cosa significa il gufo che siede sempre sulla sua testa, questo animale che fugge con leggerezza è un segno della tua chiara visione? Hellenia rispose "no",; " mi ricorda che ci sono delle persone sulla terra che, come lui, hanno le loro case in chiese e buchi, che vanno al crepuscolo, non, come lui, a liberarci dai topi e da altre piaghe, ma a inventare i trucchi per rubare  la conoscenza di altre persone, per approfittare di loro, fare di loro schiavi, e succhiare il loro sangue come le sanguisughe." Una volta vennero con un gruppo intero di persone, quando il male era nel paese e dissero: "Noi tutti stiamo facendo offerte agli dei affinchè possano portare lontano il male. Tu non aiuterai ad allontanare la loro collera,  tu stessa hai portato il male sulla terra con tutte le  tue arti?" Minerva disse "no",; "non conosco nessun dio che fa del male, quindi non gli posso chiedere di fare di meglio. Conosco soltanto uno spirito buono, cioè Wr-Alda; come  egli sia  buono e come non abbia mai fatto del male." "Allora da dove, proviene il male?" chiesero i sacerdoti. "Tutto il male viene da voi e dalla stupidità delle persone che si sono lasciati ingannare da voi." "Se, allora, il tuo dio è cosí estremamente buono, perché non allontana il male?" chiesero i sacerdoti. Hellenia rispose: "Frya ci ha collocati qui, e il “Viaggiatore”, cioè il Tempo, deve fare il suo corso. Per tutte le calamità c’è il consiglio ed il rimedio da trovare, ma le volontà di Wr-Alda le dobbiamo ricercare fuori di noi, per poter diventare forti e saggi. Se ciò non faremo, ci lascerà al nostro destino, per farci sperimentare i risultati di una condotta saggia o stupida." Allora un principe disse, "Io penso che questa sia  la cosa migliore da accogliere." "Molto probabilmente," rispose Hellenia; " gli uomini  diventerebbero poi come pecore, e voi ed i sacerdoti vi occupereste di loro, dividendoli  e conducendoli alla confusione. Questo è quello che il nostro dio non desidera, desidera che ci aiutiamo gli uni con gli altri, e che tutti siano liberi e saggi. Questo è anche il nostro desiderio, e quindi le nostre persone scelgono i loro principi, i loro conti, i loro consiglieri, i loro capi, ed i loro padroni fra i più saggi degli uomini buoni, in modo che ogni uomo faccia del suo meglio per essere saggio e buono. Così facendo, impariamo ed insegniamo alle persone che essere saggio ed agendo saggiamente può solo condurre alla sacralità." "Questo sembra un giudizio molto buono," dissero i sacerdoti; "ma se asserite che il male è causato dalla nostra stupidità, allora Nyhellenia sarà forse così buona da concedere su di noi un poco di quella luce nuova di cui è così orgogliosa." "Sì", disse Hellenia, "ma i corvi e gli altri uccelli da preda si alimentano soltanto con la carogna morta, poiché il male non si nutre solo sulla carogna ma anche sulle cattive leggi e sugli usi e le passioni malvagie. Se desiderate che il male vi si allontani e non faccia ritorno, voi dovete allontanare le vostre cattive passioni e diventare puri dentro e fuori." "Ammettiamo che il consiglio è buono," dissero i sacerdoti, "ma come convinceremo tutte le persone che governiamo ad accettarlo?" Allora Hellenia si alzò e disse: "I passeri seguono la seminatrice, e le persone i loro principi buoni, quindi iniziate rendendo voi stessi puri, in modo che vi possiate guardare dentro e fuori, senza vergognarvi della vostra condotta. Adesso, invece di purificare le persone, voi avete inventato delle cerimonie sporche, nelle quali hanno fatto baldoria così a lungo che si crogiolano come il porco nella melma per espiare  le vostre passioni malvagie." Le persone iniziarono a deridere e schernire, tanto che non osò continuare ancora nel discorso; ed uno avrebbe pensato che avrebbero chiamato a riunione tutte le persone per scacciarci; ma no!, invece di dileggiarla andarono tutti dalla pagana Creta alle Alpi, proclamando che avevano compiaciuto il Dio Onnipotente per l’invio della sua brava figlia, Minerva, soprannominata Nyhellenia, sopra il mare in una nuvola a dare consigli buoni alle persone, e che tutti quelli che la ascoltavano sarebbero diventati ricchi e felici, e alla fine governatori di tutti i regni della terra. Eressero su tutti gli altari delle statue dedicate a lei, annunciarono e divulgarono alle persone semplici consigli che non aveva mai dato, e raccontarono di miracoli che non aveva mai compiuto. Loro stessi astutamente si fecero padroni delle nostre leggi e costumi, e con arte e furbizia furono in grado di spiegare e diffonderle intorno. Nominarono delle sacerdotesse per conto proprio, che erano apparentemente sotto la protezione di Fasta, la nostra prima Madre Terra, a vegliare sopra la santa lampada; ma quella lampada che loro stessi avevano acceso, invece di impregnare le sacerdotesse con la saggezza, inviandole poi a guardare i malati e ad educare i giovani, le fecero stupide ed ignoranti, e nessuno mai consentì loro di uscire. Esse furono impiegate come dei consiglieri, ma il consiglio che sembrava venire da loro era la ripetizione “del fare un'offerta” dei sacerdoti. Quando finirono la loro storia chiesero rispettosamente delle armi di ferro; perchè, dissero "I nostri nemici sono potenti, ma se avessimo delle buone armi  potremmo resistergli." Quando questo fu convenuto, le persone chiesero se l’usanza di Frya sarebbe prosperata in Atene e nelle altre parti della Grecia. La Madre rispose, "Se i lontani greci appartengono ai discendenti diretti di Frya, allora prospereranno; ma se non discendono da Frya, ci sarà allora una lunga contesa per questo, perché Il Viaggiatore deve fare cinque mila rivoluzioni del suo Jule prima che le persone di Finda siano mature per la libertà." Quando Minerva ebbe esaminato il paese, che gli abitanti chiamavano Attica, vide che le persone erano tutti caprai, e che vivevano di carne, radici selvatiche, erbe e miele. Erano vestiti di pelli, e avevano le loro dimore sui declivi delle colline, dove erano chiamati Hellingers. Dapprima scapparono, ma quando scoprirono che non li avremmo attaccati, ritornarono e mostrarono grande amicizia. Minerva chiese se potevamo stabilirci lì pacificamente. Questo fu convenuto alla condizione che dovevamo aiutarli a combattere contro i loro vicini, che venivano continuamente a portare via i loro bambini e a derubare le loro dimore. Poi costruimmo una cittadella ad un'ora di distanza dal porto. Per consiglio di Minerva, fu chiamata Atene (Città dell’amicizia), perché, disse, "Chi veniva dopo di noi doveva sapere che non eravamo qui grazie all’astuzia o alla violenza, ma che fummo ricevuti come degli amici." Mentre costruivamo la cittadella i principali personaggi vennero a conoscerci, e quando videro che non avevamo schiavi non furono contenti, e glielo fecero capire, perché pensavano che fosse una principessa. Ma Minerva disse, "Come avete fatto a prendere i vostri schiavi?" Essi risposero, "Ne abbiamo comparati alcuni e preso gli altri in guerra." Minerva allora continuò, "Se nessuno comprasse gli schiavi non ruberebbero i vostri bambini, e voi non avreste guerre per queste ragioni. Se voi desiderate rimanere nostri alleati, dovete liberare i vostri schiavi." I capi questo comportamento non lo capivano, e intendevano allontanarci; ma il più saggio di quelle genti venne e ci aiutò ad edificare la nostra cittadella, che fu costruita di pietra.