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LA CAVERNA DEL TESORO
...Di
tutti i figli di Seth restavano solo questi tre patriarchi sulla
montagna del trionfo: Metusala, Lamech e Noè. Tutti gli altri se
ne erano scesi nell’accampamento di figli di Caino. Quando Noè
vide quanto era grande il peccato della sua stirpe, conservò la
sua anima in verginità per cinquecento anni. Poi Dio gli parlò e
gli disse: “ Sposa Haikal, la figlia di Namos e nipote di Enoc,
il fratello di Metusala!” E Dio gli presentò la rivelazione sul
diluvio, che intendeva provocare. E Dio gli parlò e disse:” Fra
centotrenta anni, scatenerò un diluvio. Costruisci un’arca per
la salvezza dei figli della tua casa! Ma costruiscila giù
nell’accampamento dei figli di Caino!Il legno dovrà provenire
dal Monte santo. Dovrà essere costruita nel modo seguente; la sua
lunghezza di trecento braccia, delle tue braccia, la sua larghezza
di cinquanta braccia e la sua altezza di trenta braccia! Sopra
dovrai togliere un braccio. Vi farai tre stanze, quella inferiore
per il bestiame d’allevamento e per quello selvatico, quella
intermedia per gli uccelli e in quella superiore dimorerai tu con
i figli della tua casa. Costruisci anche una camera per gli
attrezzi e una per le vivande. Fatti anche una campana di ebano,
che non sia tarlato. La sua lunghezza sia di tre braccia e la sua
larghezza uno e mezzo. Da essa esca un batacchio. la suonerai tre
volte al giorno, una volta al mattino, affinchè i lavoratori si
raccolgano per la costruzione dell’arca, una volta a
mezzogiorno, perchè pranzino, e una volta la sera perchè si
concedano il riposo. Quando suonerai, essi udranno il suono delle
campane e ti chiederanno: “Che cosa hai fatto?” e tu
risponderai: “Dio farà venire un’inondazione”. E Noè fece
quanto il Signore aveva comandato. Nel giro di cento anni nacquero
tre figli: Sem, Cam e Jafet, ed egli scelse una moglie per loro
tra le figlie di metusala. Lamech visse seicentosettanta anni e
morì mentre suo padre Metusala era ancora in vita, quattordici
anni prima del diluvio, il ventuno Elul, un giovedì nel
sessantottesimo anno della vita di Sem, il primogenito di Noè. Lo
unse allora il suo primogenito, Noè e lo seppellì suo padre
Metusala. Lo seppellirono nella caverna del tesoro e lo piansero
quaranta giorni.....(Raccomandazioni di Metusala prima di
morire)....Ascolta Noè, tu benedetto del Signore! Ora io lascio
questo mondo come tutti i miei padri. Quindi solo voi sarete
salvati, tu, i tuoi figli, la tua mogli e le loro mogli. Fai tutto
quello che io oggi ti avrò richiesto. Dio provocherà un diluvio.
Ma quando sarò morto, ungi le mie spoglie e seppelliscimi nella
caverna del tesoro, presso i miei padri. Prendi tua moglie, i tuoi
figli e le mogli dei tuoi figli e discendi da questo monte santo.
Prendi con te le spoglie del nostro padre Adamo e queste tre
offerte: oro, mirra e incenso, e colloca le spoglie di Adamo nel
mezzo dell’arca e le offerte sopra di lui. Tu starai con i tuoi
figli nella zona orientale dell’arca, tua moglie con le mogli
dei tuoi figli in quella occidentale. Le vostre mogli non vi
dovranno raggiungere, ne voi loro. Voi non dovete bere , nè
mangiare con loro e nemmeno accoppiarvi fino a che non
abbandonerete l’arca. Poichè questa stirpe ha provocato l’ira
di Dio e non si è dimostrata degna di restare ospite del Paradiso
e di cantare le lodi insieme agli Angeli. Ma una volta che sia
defluita l’acqua del diluvio, abbandonate l’arca e dimorate in
quella terra...Poi Noè entrò nell’arca e depose le spoglie di
Adamo nel mezzo, e le offerte sopra di esse. L’anno nel quale Noè
entrò nell’arca si compiva il secondo millennio, che a partire
dalla discesa di Adamo giungeva sino al diluvio, come ci hanno
tramandato i settanta saggi....Un venerdì, il settimo giorno del
mese benedetto di Ijjiar, Noè entrò nell’arca. Il mattino del
venerdì gli animali selvatici e il bestiame da allevamento
entrarono nella parte inferiore, a mezzogiorno gli uccelli e tutti
i vermi in quella intermedia e a sera Noè con i suoi figli nella
zona orientale dell’arca, mentre sua moglie e le mogli dei suoi
figli in quella occidentale. Le spoglie di Adamo furono poste nel
mezzo, poichè rappresentano i misteri della chiesa... . Quando Noè
fu entrato nell’arca, il diciassette Ijjiar, a sera, furono
serrate le porte dell’arca. E Noè si ritrovò con i suoi figli
in una triste prigionia. Quando furono serate le porte
dell’arca, si aprirono le cateratte dl cielo, si spalancarono
gli abissi e le masse dell’oceano, dell’immenso mare che
circonda la terra. Quando si aprirono le cateratte del cielo e si
spalancarono gli abissi della terra, fu lasciato libero corso ai
venti le tempeste infuriarono e l’oceano si gonfiò e cominciò
l’inondazione. Allora i figli di Seth, macchiati dall’impurità
della lussuria, corsero all’arca e pregarono Noè di aprire loro
le porte dell’arca. E quando videro le masse d’acqua che li
circondavano e li sommergevano da ogni lato, furono presi
dall’angoscia e cercarono di risalire sul monte del paradiso, ma
non ci riuscirono. L’arca invece era ben chiusa e sigillata, e
in cima al tetto stava l’angelo del Signore come un nocchiero.
Quando i flutti cominciarono a mugghiare intorno alla gente, e
questa iniziò ad annegare nella terribile e ribollente massa
d’acqua, si adempivano su di loro le parole di
Davide.....L’arca fu sollevata da terra dalla grande forza
dell’acqua. Tutti gli animali annegarono, così come gli animali
selvatici e gli uccelli, il bestiame ei vermi, proprio tutto
quello che c’era sulla terra. E l’acqua del diluvio crebbe
superando le cime delle più alte montagne, venticinque braccia
secondo la misura dello spirito. I flutti circondarono l’arca e
l’acqua la sollevò finchè giunse ai confini del Paradiso.
Quando i flutti furono benedetti e purificati da Paradiso, si
volsero indietro, baciarono le rocce del Paradiso e si accinsero
alla devastazione di tutta ala terra. E l’arca volava sulle ali
del vento sopra i flutti, da est a ovest e da nord a sud,
descrivendo così una croce sulle acque. L’arca corse per
centocinquanta giorni sulle acque, giungendo infine in una zona
calma, nel settimo mese, cioè il diciassette Tishri, sul monte
Kardo. Allora Dio comandò alle acque di dividersi, e le acque
superiori tornarono nella loro sede in alto, nel cielo, da dove
erano venute. Le acque che erano salite da sotto, dalla terra,
ritornarono giù negli abissi sotterranei, e quelle dell’oceano
ritornarono ad esso. Sulla terra restarono solo le acque che le
erano state assegnate fin dall’inizio per le sue necessità.
Esse continuarono a calare fino al decimo mese, Shebat. Il primo
giorno di Shebat, tornarono visibili le cime delle più alte
montagne, e dopo quaranta giorni, il dieci di Adar, Noè aprì la
finestra orientale dell’arca e mandò fuori un corvo, che gli
portasse notizie. Quello volò via e non ritornò più
indietro.Quando l’acqua fu ancora un po’ diminuita sulla
terra, egli fece uscire una colomba, ma essa non trovò nessun
luogo dove fermarsi e tornò indietro nell’arca. Dopo sette
giorni, egli fece di nuovo uscire la colomba, ed essa tornò di
nuovo indietro, ma nel suo becco reggeva un ramoscello
d’olivo....Nel seicentesimo anno della vita di Noè, il primo di
Nisan, l’acqua cominciò ad asciugarsi sulla superficie di tutta
la terra. Il secondo mese il diciassette Ijjiar, in una santa
Domenica, avvenne l’uscita dall’arca. Uscirono fuori lui,, sua
moglie ei suoi figli con le loro mogli. Quando erano entrati
nell’arca si erano divisi, Noè con i suoi figli, sua moglie con
le mogli dei suoi figli. E gli uomini non conobbero le mogli,
finchè non lasciarono l’arca. In questo giorno uscirono
dall’arca tutti gli animali selvatici, il bestiame, tutti gli
uccelli e i vermi. Dopo che ebbero abbandonato l’arca, Noè
intraprese la bonifica della terra. Costruirono anche una città e
la chiamarono Temanon a causa degli otto uomini che erano usciti
dall’arca. Quindi Noè costruì un altare e, sopra di esso,
presentò al Signore
un a offerta di animali e di uccelli puri. E Dio fu placato
dall’offerta di Noè. Dunque strinse con lui un patto eterno e
disse:”Non permetterò mai più che si verifichi un diluvio”.
IL LIBRO DEI GIUBILEI
...E
nel venticinquesimo giubileo Noè si prese in moglie una donna di
nome Esmara, figlia di Rakeel, figlia della sorella di suo padre
nel primo anno nella quinta settimana di anni, e nel terzo anno
gli generò Sem, e nel quinto anno gli generò Cam, e nel primo
anno della sesta settimana di anni gli generò Jafet....E quando i
figli degli uomini cominciarono a moltiplicarsi sulla terra, e
furono loro generate delle figlie, avvenne che gli angeli di Dio
le videro, in un anno di questo giubileo, (e si accorsero) che
erano belle a vedersi. E se ne scelsero alcune tra le loro mogli e
queste generarono loro dei figli, e costoro furono i giganti. E la
violenza crebbe sulla terra, e ogni carne corruppe il suo cammino,
dagli uomini al bestiame agli animali selvatici, agli uccelli a
tutti coloro che camminano sulla terra. Tutti corruppero il loro
cammino e i loro costumi e cominciarono divorarsi gli uni con gli
altri, e la violenza crebbe sulla terra, e tutti i pensieri della
conoscenza di tutti gli uomini erano malvagi tutti i giorni. E Dio
vide la terra, ecco era corrotta, e ogni carne aveva corrotto i
propri costumi, e tutti agivano malvagiamente di fronte ai suoi
occhi, tutto quello che c’era sulla terra. Ed egli disse:”
Voglio eliminare gli uomini ed ogni carne sulla superficie della
terra”, che ho creato. E solo Noè aveva trovato grazia agli
occhi di Dio... E dio disse che avrebbe eliminato tutto ciò che
c’è sulla terraferma, dagli uomini al bestiame, agli animali
selvatici, agli uccelli a tutto ciò che vive sulla terra...E
comandò a Noè di costruirsi un’arca, perchè lo salvasse
dall’acqua del diluvio. E Noè si costruì un’arca proprio
come gli aveva comandato, ventiseiesimo giubileo di anni nella
quinta settimana di anni, nel suo quinto anno. E vi entrò nel
sesto anno, nel secondo mese, alla luna nuova del secondo mese
fino al sedicesimo giorno, vi entrarono lui e tutto quello che noi
conducemmo nell’arca, e Dio la chiuse dall’esterno la sera del
ventisettesimo giorno. E Dio aprì le sette serrande del cielo e
le bocche del profondo abisso, sette bocche. E le serrande
incominciarono a riversare acqua dal cielo per quaranta giorni e
quaranta notti, e anche le fonti dell’abisso fecero sgorgare
acqua, fino a che l’intero mondo fu pieno d’acqua. E l’acqua
salì sulla terra; l’acqua si sollevò quindici braccia sopra le
più alte montagne, e l’arca si sollevò sulla terra e navigò
sulla superficie delle acque. E le acque restarono sulla
superficie della terra per cinque mesi, centocinquanta giorni. E
l’arca navigò su di loro e si fermò sulla cima del Lubar, uno
dei monti dell’Ararat. E nel quarto mese si richiusero le
sorgenti del grande abisso, e si richiusero le serrande del cielo,
e alla luna nuova del settimo mese tutte le bocche delle profondità
della terra si aprirono e le acque cominciarono a discendere nelle
profondità. E alla luna nuova del decimo mese riapparvero le cime
dei monti, e alla luna nuova del primo mese ricomparve la terra. E
le acque si dileguarono dalla terra nella quinta settimana di
anni, nel settimo anno, e nel sedicesimo giorno del secondo mese
la terra fu asciutta. E nel ventisettesimo giorno aprì l’arca e
fece uscire gli animali selvatici e il bestiame e gli uccelli e
quanto si muove...E alla luna nuova del terzo mese uscì dalla
cassa e costruì un altare su un monte. E fece espiazione per la
terra e prese un montone ed espiò col suo sangue tutte le colpe
della terra; poichè tutto quello che esisteva su di essa era
stato annientato, eccetto coloro che erano nell’arca con Noè. E
presentò il suo grasso sull’altare e prese un vitello e un
ariete e un agnello e capre e sale e una tortora e una giovane
colomba e offrì un olocausto sull’altare e offrì una libazione,
cotta nell’olio e fece un’aspersione con vino e ricoprì tutto
con incenso e fece salire un buon aroma gradito a Dio. E Dio sentì
il buon aroma e concluse con lui un’alleanza, perchè non ci
fosse più un diluvio, che devastasse la terra....Ed Egli diede a
Noè e ai suoi figli un segno, che non ci sarebbe mai più stato
un diluvio sulla terra. Pose il suo arcobaleno fra le nuvole come
segno dell’alleanza eterna, che non ci sarebbe mai più stato un
diluvio sulla terra per la sua distruzione, per tutti i giorni
della terra....
IL LIBRO ETIOPICO DI ENOC
...In
quei giorni Noè vide che la terra si era inclinata e che la sua
rovina era vicina. Mosse allora da là i suoi passi, sino ai
confini della terra e gridò al suo avo Enoc. Per tre volte Noè
disse con voce addolorata:” Ascoltami, ascoltami,
ascoltami!”.Egli gli chiese; “ Dimmi, che cosa è successo
alla terra, che è tanto stanca e sconvolta? Che non debba
anch’io morire con essa!” E immediatamente ebbe luogo un forte
terremoto; una voce si fece udire dal cielo, e io caddi sulla mia
faccia. Venne allora il mio avo Enoc, si accostò a me e mi
disse:” Perchè sei tanto triste ed hai gridato verso di me con
voce piangente?” Dal cospetto del Signore è sortito un ordine
riguardante coloro che abitano la terra ferma. Questa sarà la
loro fine, perchè conoscono tutti i segreti degli angeli e la
violenza di Satana, e tutte le potenze segrete e tutta la potenza
di coloro che fondono immagini di metallo per tutta la terra; e
anche come si estragga l’argento dalla polvere della terra e si
ricavi dalla terra il metallo malleabile. Poichè piombo e stagno
non si ricavano dalla terra come il primo; c’è una fonte che li
genera, e un angelo sta in essa e quest’angelo è eccellente”.
Allora il mio avo mi prese per mano, mi risollevò e mi disse:”
Và! Ho interrogato il Signore degli spiriti al proposito di
questo terremoto. Mi ha detto: a causa della loro ingiustizia è
stato decretato questo giudizio definitivo sui peccatori, e non
calcolo più i mesi in cui essi hanno ricercato e hanno potuto
apprendere che la terra con i suoi abitanti sarebbe stata
distrutta. Per essi non è possibile nessuno scampo per
l’eternità, perchè gli angeli hanno insegnato loro i segreti,
ed essi saranno giudicati. Ma per quanto ti riguarda figlio mio,
il Signore degli spiriti sa che tu sei puro e innocente in
relazione a quest’accusa riguardante i segreti svelati. Egli ha
assegnato un’eterna durata al tuo nome tra i santi; ti conserverà
tra gli abitanti della terra ferma, ha stabilito per i tuoi
discendenti che dominino nella giustizia destinandoli ad una
grande gloria. e dal loro seme sorgerà una fonte di innumerevoli
giusti e santi per sempre”....Poi Enoc mi mostrò gli angeli del
castigo, che sono gia preparati a venire e a sciogliere tutte le
forze delle acque sotterranee, per portare il giudizio e la
distruzione su tutti coloro che abitano e stanno sulla terra
ferma.Il Signore degli spiriti diede agli angeli che uscivano
l’ordine di non sollevare le loro mani, ma di attendere, poichè
quegli angeli erano preposti alla forza delle acque. Allora io mi
allontanai dal cospetto di Enoc....In quei giorni la parola di Dio
mi raggiunse e mi disse:”Noè, ecco il tuo comportamento è
giunto dinanzi a me, un comportamento senza macchia, un
comportamento improntato ad amore e giustizia. Ora gli angeli
innalzeranno una costruzione di legno, e quando essi avranno
compiuto quel lavoro, io porrò su di esso la mia mano e lo
proteggerò. Nè sorgerà un seme di vita, la terra muterà e non
resterà senza uomini. Assegnerò un’eterna durata alla tua
discendenza di fronte a me, e non coltiverò più il progetto di
distruggere coloro che abitano presso di te sulla superficie della
terra; la tua discendenza sarà invece benedetta e si moltiplicherà
sulla terra nel nome del Signore”...
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